venerdì 24 ottobre 2014
Post 12_ L'iconografia dei topinambur
Sfortunatamente, non ho riscontrato la presenza di questo tubero in alcuna opera d'arte, nè in copertine di fumetti, libri o dischi.
Post 11_Tavola naturalistica del topinambur
E' una pianta che appartiene alla famiglia delle asteraceae, con inflorescenza a capolino.
Maggiori informazioni botaniche sul topinambur sono reperibili qui: scheda botanica dell'heliantus tuberosus.
domenica 19 ottobre 2014
Post 10_ Il topinambur nelle ricette popolari
Il topinambur è presente in moltissime ricette della tradizione piemontese.
Eccone alcune che vi faranno venire l'acquolina in bocca!
Inoltre i topinambur sono spesso utilizzati per accompagnare quello che è il piatto principe della cucina tradizionale piemontese, la bagna cauda.
Eccone alcune che vi faranno venire l'acquolina in bocca!
Inoltre i topinambur sono spesso utilizzati per accompagnare quello che è il piatto principe della cucina tradizionale piemontese, la bagna cauda.
Post 9_La geografia del topinambur
L'origine del topinambur non è certa a causa del suo alto grado di diffusione spontanea, anche se sembra ormai assodata la tesi che provenga dalle praterie occidentali del Nord America e del Canada.
Questo tubero è stato importato in Europa nel XVII secolo ed è oggi diffuso in diversi paesi. Per quanto riguarda l'Italia, possiamo trovare il topinambur in tutta la penisola, ad eccezione della Sardegna. Il topinambur è infatti una pianta molto vitale, quasi infestante, che predilige i terreni umidi, specie se vicini a corsi d'acqua. I due tipi di substrati migliori per la prosperità di questa pianta sono quello calcareo e quello silicico a PH neutro.
Questo tubero è stato importato in Europa nel XVII secolo ed è oggi diffuso in diversi paesi. Per quanto riguarda l'Italia, possiamo trovare il topinambur in tutta la penisola, ad eccezione della Sardegna. Il topinambur è infatti una pianta molto vitale, quasi infestante, che predilige i terreni umidi, specie se vicini a corsi d'acqua. I due tipi di substrati migliori per la prosperità di questa pianta sono quello calcareo e quello silicico a PH neutro.
La distribuzione del topinambur in Italia
La distribuzione del topinambur in Europa
In particolare, la città di Carignano, in provincia di Torino, è famosa per i suoi topinambur, tanto che vi si tiene annualmente la fiera del "ciapinabò" (che in piemontese significa, appunto "topinambur").
martedì 14 ottobre 2014
Post 8_Topinambur in poesia
Purtroppo, non ci sono canzoni che abbiano come protagonisti i topinambur.
Vi sono tuttavia alcune poesie a riguardo, anche se trattano dei fiori del topinambur, e non del tubero vero e proprio.
Ne è un esempio la poesia "Altri topinambur" di Andrea Zanzotto, che scelgo di riportare nonostante faccia riferimento ai fiori del topinambur e non alla radice (la parte commestibile) perché ritengo sia molto interessante come questa pianta non a tutti nota sia divenuta protagonista di un'opera di un poeta così importante.
Vi sono tuttavia alcune poesie a riguardo, anche se trattano dei fiori del topinambur, e non del tubero vero e proprio.
Ne è un esempio la poesia "Altri topinambur" di Andrea Zanzotto, che scelgo di riportare nonostante faccia riferimento ai fiori del topinambur e non alla radice (la parte commestibile) perché ritengo sia molto interessante come questa pianta non a tutti nota sia divenuta protagonista di un'opera di un poeta così importante.
Altri Topinambur - Andrea Zanzotto
Entro i manipoli qua e là sparsi
dei topinambùr lungo gli argini
ogni lustro del giallo si fa intimo
all’autunnale catarsi
Ori di affabili corollari –
topinambùr se è il caso di nominare
una scintillazione che pare casalinga
ed invece è stellare
Tamburini topinambùr
euforia di mille
divergenti intuizioni –
gemellaggi infiniti
Azzurro arriso dagli incorreggibili
topinambùr mai stanchi di frinire
di titillare, di adire
ai paradisi più facilmente leggibili
Favoleggiare di esigue
anarchie, conversioni di lingue
mai udite del giallo
in gelb jaune amarillo
Con affettuoso gusto
i furbissimi topinambùr
si affollano al cancello
come a scuola, nel giorno giusto
Dove ritroverò le mie infelicità
numerose quanto incontrollabili? –
Ma ora coi topinambùr torneranno
attutite dai tocchi di altre deità
(da Le poesie e prose scelte, Mondadori, Milano 1999)
Post 7_Bottiglia lyrics
MESSAGE IN A BOTTLE
Artista: The Police
Anno di pubblicazione: 1979
Tipo di album: Singolo
Genere: New wave
Durata: 4 min e 51 s
GENIE IN A BOTTLE
Artista: Christina Aguilera
Anno di pubblicazione: 1999
Tipo di album: Singolo
Genere: Contemporary R&B; Pop
Durata: 3 min e 36 sec
BOTTLE POP
Artista: The pussycat dolls featuring Snoop dogg
Anno di pubblicazione: 2009
Tipo di album: Singolo
Genere: Dance pop, Elettropop
Durata: 3 min e 30 s
lunedì 13 ottobre 2014
Post 6_Il topinambur nei proverbi
Purtroppo non esistono proverbi o modi di dire in cui sia presente il topinambur.
Post 5_La bottiglia nei proverbi
La bottiglia è protagonista di diversi proverbi in tutto il mondo..
"Per ogni bottiglia ci vuole il tappo suo"- Proverbio romano
"La donna è capace di infilare il demone nella bottiglia" - Proverbio albanese
"Chi può mettere un uovo in una bottiglia può anche estrarlo" - Bornu, proverbio africano
Così come di diversi modi di dire..
"Tirare il collo a una bottiglia" significa in lingua italiana stappare una bottiglia.
"Trying to catch lightning in a bottle" (letteralmente: cercare di mettere un fulmine in una bottiglia") significa in lingua inglese cercare di realizzare qualcosa di molto difficile, praticamente impossibile.
domenica 12 ottobre 2014
Post 4_Topinambur per errore!
Non esistono invece miti che trattino del topinambur, ma esistono diversi aneddoti sull'origine del suo nome.
Leggenda vuole che il nome inglese di questo tubero, "Jerusalem artichoke" (letteralmente "carciofo di Gerusalemme") derivi da un doppio errore: dalla storpiatura della parola italiana "girasole" (Jerusalem), genere a cui appartiene il topinambur, e dal fatto che il gusto richiami vagamente quello del carciofo (artichoke). In realtà il topinambur non appartiene alla famiglia dei carciofi e non ha nulla a che fare con Gerusalemme!
Anche il nome italiano "Topinambur" deriverebbe da un errore: si narra che nel 1613 alcuni esploratori del nuovo mondo portarono a Parigi diversi membri di una tribù che viveva in Brasile in epoca pre-coloniale, i Tupinambas (nome francesizzato in Topinamboux). Poichè i tuberi di cui trattiamo giunsero in europa nello stesso periodo, furono associati a quella tribù e presero quindi il nome, appunto, di Topinambur, sebbene non siano originari del Brasile ma del Nord America.
Post 3_La "sibilla in bottiglia"
La bottiglia è un oggetto molto antico: già presso i romani e i siriani si riscontra una fabbricazione di bottiglie in una vasta tipologia di forme e di modelli, che variavano a seconda dell'uso per cui erano destinate.
Quest'oggetto è pertanto presente in molte opere dell'epoca classica, a partire dal mito della Sibilla Cumana. Le sibille erano le sacerdotesse del dio Apollo e possedevano poteri divinatori concessi loro dalla divinità. Si narra che una di queste sibille, di nome Deifobe, giunse nella città di Cuma, in campania, dove incontrò Apollo. La sibilla era così bella che il dio si innamorò di lei, e le promise che avrebbe esaudito ogni suo desiderio, se si fosse concessa a lui. Ella allora si chinò a raccogliere un pugno di sabbia, e disse che desiderava vivere tanti anni quanti erano i granelli di sabbia che aveva raccolto. Apollo esaudì la sua richiesta, ma la sibilla non mantenne il patto e rifiutò di concedersi. La vendetta della divinità fu tremenda: fece in modo che ella vivesse tutti gli anni che aveva desiderato, ma negò lei la giovinezza. La sibilla divenne quindi con il passare degli anni sempre più vecchia, piccola e raggrinzita, fino a raggiungere dimensioni tali da entrare, appunto, in una bottiglia.
A tutti coloro che le chiedevano cosa desiderasse, la Sibilla rispondeva semplicemente: "La morte".
Questa leggenda è narrata nel Satyricon di Petronio:
Nam Sibyllam quidem Cumis ego ipse oculis meis vidi in ampulla pendere, et cum illi pueri dicerent: Σίβυλλα τί θέλεις; respondebat illa: ἀποθανεῖν θέλω.
Ovvero:
Infatti io stesso vidi con i miei occhi a Cuma la Sibilla in una bottiglia, e quando i ragazzini le chiedevano:
"Sibilla, cosa vuoi?", ella rispondeva "Voglio morire".
Questo stesso verso di Petronio venne successivamente ripreso da T.S. Eliot nell'incipit della sua opera "The waste land".
- La leggenda della sibilla cumana
- Petronio: il Satyricon
- T.S. Eliot: The Waste Land
Quest'oggetto è pertanto presente in molte opere dell'epoca classica, a partire dal mito della Sibilla Cumana. Le sibille erano le sacerdotesse del dio Apollo e possedevano poteri divinatori concessi loro dalla divinità. Si narra che una di queste sibille, di nome Deifobe, giunse nella città di Cuma, in campania, dove incontrò Apollo. La sibilla era così bella che il dio si innamorò di lei, e le promise che avrebbe esaudito ogni suo desiderio, se si fosse concessa a lui. Ella allora si chinò a raccogliere un pugno di sabbia, e disse che desiderava vivere tanti anni quanti erano i granelli di sabbia che aveva raccolto. Apollo esaudì la sua richiesta, ma la sibilla non mantenne il patto e rifiutò di concedersi. La vendetta della divinità fu tremenda: fece in modo che ella vivesse tutti gli anni che aveva desiderato, ma negò lei la giovinezza. La sibilla divenne quindi con il passare degli anni sempre più vecchia, piccola e raggrinzita, fino a raggiungere dimensioni tali da entrare, appunto, in una bottiglia.
A tutti coloro che le chiedevano cosa desiderasse, la Sibilla rispondeva semplicemente: "La morte".
Questa leggenda è narrata nel Satyricon di Petronio:
Nam Sibyllam quidem Cumis ego ipse oculis meis vidi in ampulla pendere, et cum illi pueri dicerent: Σίβυλλα τί θέλεις; respondebat illa: ἀποθανεῖν θέλω.
Ovvero:
Infatti io stesso vidi con i miei occhi a Cuma la Sibilla in una bottiglia, e quando i ragazzini le chiedevano:
"Sibilla, cosa vuoi?", ella rispondeva "Voglio morire".
Questo stesso verso di Petronio venne successivamente ripreso da T.S. Eliot nell'incipit della sua opera "The waste land".
- La leggenda della sibilla cumana
- Petronio: il Satyricon
- T.S. Eliot: The Waste Land
martedì 7 ottobre 2014
Post 2_Qualcosa per mangiare..
La bottiglia
Bottiglia in alcune lingue del mondo
Inglese: bottle
Francese: bouteille
Norvegese: flaske
Arabo: زجاجة
Cinese: 瓶
Russo: бутылка
E in alcuni dialetti italiani
Calabrese: bbuttiglia
Piemontese: buta
Sardo: ampulla
Toscano: boccia
Post 1_Qualcosa da mangiare..
Il topinambur, anche detto "rapa tedesca" o "carciofo di Gerusalemme"
Topinambur in alcune lingue del mondo
Inglese: jerusalem artichoke
Francese: topinambour
Norvegese: Jerusalem artisjokker
Arabo: الخرشوف القدس
Cinese: 菊芋
Russo: топинамбур
E in alcuni dialetti italiani
Calabrese (Reggio calabria): patatacarcioffulu
Piemontese: tapinabò
Friulano: pirantone
Piemontese: tapinabò
Friulano: pirantone
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