venerdì 2 gennaio 2015

Post 30_L'avventura giunge al termine

E' un tubero dalle mille proprietà, il cui nome deriva erroneamente da una tribù del Brasile pre-coloniale, presente in tantissime ricette tipiche piemontesi
Di cosa stiamo parlando? Del Topinambur ovviamente! 



Quanto ne sapete su di lui? 


Magari lo conoscete come Carciofo di Gerusalemme, o a seconda delle zone d'Italia da dove provenite, con il suo nome in dialetto. Se siete esperti di botanica, saprete che il suo nome scientifico è quello di heliantus tuberosus. Magari prima di imbattevi in questo blog, non lo conoscevate affatto, nel qual caso, eccovi alcune curiosità su questo tubero:

- Il topinambur è molto diffuso, e la città di Carignano gli dedica addirittura una fiera

-Nell'immaginario comune, esso rimanda alla campagna, alla tradizione e al nutrimento e ha il grande pregio di avere pochissimi scarti

-In commercio è possibile trovare la farina di topinambur, il topinambur concentrato, o altri prodotti derivanti da questo tubero.

-La radice del topinambur non è presente in alcuna opera artistica, ma i suoi fiori sono protagonisti di alcuni quadri ed alcune poesie.

L'unico vero modo per conoscere il topinambur è averci a che fare personalmente, ecco alcune esperienze che possono tuttavia aiutarvi a conoscerlo un pò meglio: esperienze sensoriali, esperienze estetiche, esperienze personali. Se poi volete sapere proprio tutto su questo tubero, eccovi un abecedario pensato ad hoc.

E se poi siete persone curiose, eccovi un esempio di come si possa collegare un topinambur ad una bottiglia, l'altra protagonista di questo mio blog, in 6 passi.


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