Esistono due tecniche principali per la produzione di bottiglie in vetro: la tecnica presso-soffio (press&blow) e la tecnica soffio-soffio (blow&blow).
Tecnica presso-soffio
In questa tecnica un pistone penetra nella goccia di vetro fuso (1000-1200 °C) e la costringe per pressione in un primo stampo, formando una preforma avente già la bocca definitiva che presenterà la bottiglia finita.
La forma definitiva dell'articolo è poi ottenuta in uno stampo finitore (dove il vetro si trova a 450-500 °C) attraverso un soffio di aria compressa a circa 200 bar. Per eliminare le tensioni superficiali che si vengono a creare sulla bottiglia a causa del repentino cambio di temperatura in cui si trova il vetro tra prestampo e stampo finitore, si procede con una ricottura e successivamente con un lentissimo raffreddamento.
Per migliorare la resistenza della bottiglia inoltre, essa viene sottoposta a un trattamento a caldo e un trattamento a freddo per eliminare l'attrito superficiale del vetro.
Tecnica soffio-soffio
Questa tecnica differisce dalla tecnica presso soffio solamente nella fase iniziale: la formazione della cavità è infatti ottenuta non tramite un pistone ma mediante un soffio di aria compressa che fa aderire il vetro fuso allo stampo. Analogamente a quanto avveniva nella tecnica presso-soffio, anche qui l'oggetto otterrà la sua forma definitiva in uno stampo finitore e subirà i processi di ricottura e raffreddamento ed i trattamenti a caldo e a freddo per eliminare l'attrito superficiale.
Questa tecnica è la più utilizzata per la produzione di bottiglie in vetro.
Per maggiori informazioni consultare questo link.
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